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GIOVANNI GIBIINO's avatar

Sintetizzo alcune riflessioni: l'unico senso che se mancante è incompatibile con la vita è il tatto. Siamo vivi se esperiamo il tatto in tutte le sue forme. Soprattutto il contatto umano. Il digitale offusca l'effetto del contatto oculare e annulla quello reale, tra corpi. A questo si aggiunge il nostro bisogno ancestrale di guadagnarci una zona di confort che oggi ci è regalata o, dovrei meglio dire, pagata a caro prezzo, con interessi che pescano dalla nostra vita in qualità e quantità. Cosa fare? Tante cose e tra le tante ve ne condivido una: rendere consapevoli tutte le generazioni di questi effetti secondari del digitale per iniziare - si iniziare - ad abitarlo consapevolmente. Come abbiamo iniziato ad abitare consapevolmente questo mondo quando ci hanno educato sugli effetti secondari dell'industrializzazione e gli effetti sul movimento e sugli alimenti e abbiamo imparato e sentito nuovamente la necessità di muoverci, seppur in modo diverso e in luoghi diversi come le palestre - almeno inizialmente - e di abitare il mondo industrializzato imparando a scegliere consapevolmente - o quasi - in ambito alimentare non accettando o comprando le prime cose offerte e regala te (o rubate al nostro io futuro) dal mercato. Contorto? Complesso? Forse, eppur molto vero. Educare e rendere consapevoli è l'unica possibilità per abitare con naturalezza un mondo innaturale.

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