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Ciao Matteo e Paolo, quando elencate le mosse necessarie al leader del futuro scrivete che il primo step è "circondarsi di persone di talento" e mi chiedo se questa cosante ricerca di persone "talentuose" (quelle cioè fuori dalla norma) non sia in realtà controproducente e spesso molto onerosa. Secondo voi non è più interessante ( o disruptive per citare un'altra delle vostre NL) che il primo passo di un leader sia condividere la sua visione di "futuro preferibile", poi, come secondo step raccogliere attorno a questa visione le persone che la sentono propria (a prescindere dalla loro "genialità") e poi adoperarsi per creare il contesto perché i talenti di queste persone si manifestino tenendo alda la visione? Lo dico perché il tema de talento per me è fondamentale e credo che si parli ancora troppo di talento come "dono speciale" invece che di predisposizione innata (e presente in tutti) da potenziare. Grazie se vorrete rispondermi, per me sarebbe utilissimo.

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